62 persone hanno in mano la ricchezza corrispondente a quello di 3,5 MILIARDI di persone.
Vogliamo fare loro gli auguri per Natale e per l'anno prossimo?
Gli Stati Uniti d'America hanno pubblicamente dichiarato di avere una missione nel mondo e che, per questo, nessun altro paese deve solo pensare a contrastare questo destino manifesto e divino e che si traduce:
a) nella presenza di basi militari USA in tutto il mondo (oltre 800, con o senza il consenso dei rispettivi popoli, vedi Guantanamo);
b) nella presenza permanente di flotte militari comprensive di portaerei, sommergibili, bombardieri e droni in ognuna delle sei zone di controllo in cui gli Stati Uniti hanno diviso il mondo intero (compresi i ghiacci dei poli e l'atmosfera che circonda e protegge la Terra);
c) nelle spese militari di gran lunga le più elevate (700 miliardi di dollari annui- 35 Russia - 49,5 Cina). E' di oggi la notizia che hanno superato anche questa cifra.
Vogliamo fare gli auguri a chi ha messo in piedi questo meccanismo di guerra e di distruzione delle risorse di questa Terra?
I governi italiani che si sono succeduti, fin dalla fine della Guerra Mondiale, hanno ceduto sempre maggiori quote di sovranità e di ricchezze del nostro paese ad altri, con l'adesione sempre più convinta e non discussa alla Nato, hanno di fatto realizzato l'occupazione del nostro paese (113 basi), la partecipazione ad atti di guerra che niente avevano a che fare con la difesa del nostro territorio e l'esposizione inutile a rappresaglie nucleari per la presenza di 70 bombe di questo tipo in violazione dei trattati internazionali dal nostro paese firmati e soprattutto in violazione della nostra Legge Fondamentale la Costituzione che non si limita a condannare le guerre ma che le RIPUDIA quale strumento di soluzione dei conflitti internazionali.
Vogliamo fare gli auguri anche a chi (tutti) nell'attuale parlamento continua a sostenere questa suicida scelta politica, economica e militare?
I mercati considerati legge naturale, assoluta e indiscutibile per la regolazione delle attività economiche in realtà cosa hanno prodotto? Prendendo esempio dal colpo in Cile dell'11 settembre 1973 ritenuto il battesimo del fuoco del neoliberismo oggi universalmente imperante, scopriamo che il mondo è stato realmente unificato nell'economia, nell'informazione,e nel tipo di consumi ma che ha visto contemporaneamente crescere le disuguaglianze fra gli esseri umani come mai nella storia: non solo tra paesi poveri e paesi ricchi ma anche all'interno dei paesi più ricchi. Cosa sono poi questi Mercati? Sono presenze automatiche, autonome, extraterrestri o sono governati da persone fisiche e giuridiche ben definite e ben delimitate? non rientreranno in ballo quelle famose 62 persone che tramite aziende multinazionali, e istituti finanziari rigorosamente privati e opachi controllano una economia che non ha più nulla a che vedere con le necessità fondamentali dei 7,5 miliardi che abitano attualmente il nostro piccolo e circoscritto Pianeta? Sicuramente non ci considerano loro "pari".
Vogliamo fare gli auguri anche a loro?
Vi confesso che non ci tengo neppure un poco; gli auguri li voglio fare a voi che ci seguite da tempo e che avete compreso la serietà e la coerenza con cui operiamo; gli auguri li dobbiamo fare ai 6 miliardi di esseri umani che vivono sul pianeta ma non contano un accidente (indipendentemente che vivano in paesi cosidetti democratici o no in quanto chi decide lo fa altrove senza il controllo di nessuno). Le condizioni sociali, cultu rali, tecniche e scientifiche oggi potrebbero garantire a tutti una vita decorosa e dignitosa, non dobbiamo più lottare contro le fiere feroci o uccidere per procurarsi il cibo ma, clamorosamente, contro chi sta distruggendo indiscriminatamente le risorse disponibili per produrre il superfluo.
Allora gli auguri li rivolgo non alle persone ma agli obiettivi che, come persone, ci dobbiamo porre per difendere realmente la sopravvivenza del genere umano e la giustizia nel loro vivere assieme.
Primo obiettivo: auguriamoci di scongiurare definitivamente il rischio di un conflitto nucleare, io non vedo nella Russia, nell'Iran e nella Cina dei nemici che ci stanno minacciando e da cuidobbiamo difenderci; nel nostro paese questo vuol dire uscire da qualsiasi alleanza militare, per una neutralità attiva con tutti i popoli del mondo; vuol dire rimandare le bombe nucleari, presenti illegalmente ed illegittimamente nel nostro territorio, al loro "legittimo" proprietario; significa operare perchè l'Italia rispetti il trattato di non proliferazione e ratifichi il nuovo trattato proposto da 113 paesi al'ONU di totale interdizione delle armi nucleari. Il nostro paese per voce della sua Costituzione, nata alla fine di una devastante guerra mondiale, non si limita a rifiutare la guerra ma la RIPUDIA come strumento di regolazione dei rapporti internazionali.
Il nostro comitato (NoGuerraNoNato) e la nostra associazione onlus "Per un Mondo Senza Guerre" sono in azione in tutto il paese e da due anni anche in Europa per informare, documentare, realizzare incontri, promuovere iniziative unitarie contro la guerra, il traffico d'armi, la partecipazione dell'Italia alla presenza aggressiva della Nato oramai in tutto il mondo.
Infine gli auguri li facciamo a noi stessi (il nostro appello originale e quindi gli aggiornamenti settimanali che facciamo ai firmatari dello stesso, è oggi sottoscritto da 40 mila persone) per il nostro lavoro totalmente volontario, assolutamente sganciato da ogni scopo elettorale o partitico diretto o indiretto. Non abbiamo alcun finanziamento o appoggi istituzionali, possiamo contare esclusivamente sul vostro appoggio operativo (organizzate ovunque possibile momenti di incontro di discussione su i nostri temi e noi vi daremo ogni appoggio e sostegno possibile); ma soprattutto abbiamo bisogno del vostro sostegno economico (fondamentale per continuare).
Il migliore degli auguri possibile sarebbe sfruttare la piattaforma che abbiamo costruito recentissimamente in rete NATOEXIT.IT sia per utilizzare la valanga di documenti, articoli, video, informazioni che troverete (tutte facilmente scaricabili) sia utilizzando il bottone DONAZIONI presente nel frontespizio e che senza oneri consente, tramite il mezzo PayPal, di offrire donazioni anche minime, anche mensilizzabili, come potrebbe essere il valore di un cappuccino e una pasta, da fare ogni tanto; oppure donazioni una tantum anche più consistenti (in attesa di avere disponibile il meccanismo gratuito del 5 per mille) che come associazione possiamo certificare (basta avere il vostro indirizzo mail) perchè lo possiate scaricare nella denuncia dei redditi. Breve nota :i soldi che versate su Change.org per la nostra campagna vanno integralmente a Change e non a noi. Tutto questo sarà integralmente utilizzato per organizzare eventi e produrre documenti; noi non abbiamonè dipendenti nè prestatori d'opera ma dobbiamo pagare servizi come il sito in rete, le conferenze o gli incontri via zoom, locandine,volantini etc. La difesa della nostra sopravvivenza può essere una buona motivazione.
BUON NATALE E BUONE FESTE IN SERENITA'
UN ANNO 2020 DI ATTACCO ALLA GUERRA E ALLA NATO
Giuseppe Padovano
Presidente della APS "per un mondo senza guerre"
Coordinatore del Comitato No Guerra No Nato
cell. 3939983462
vi allego una poesia che mi è parsa adeguata alla nostra azione
e (anche se forse già lo conoscete)
il documento programmatico uscito dalla Conferenza di Firenze del 7 Aprile di questo anno
'Epica della guerra di liberazione'
Nazim Hikmet
Siamo realisti, esigiamo l’impossibile
Le uniche battaglie perse sono quelle che non si combattono.
O siamo capaci di sconfiggere le opinioni contrarie con la
discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile
sconfiggere le opinioni con la forza, perché questo
blocca il libero sviluppo dell’intelligenza.
Non sono un libertador. I libertadores non esistono. Sono i
popoli che si liberano da sé.
Fino a quando il colore della pelle non sarà considerato
come il colore degli occhi noi continueremo a lottare.
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi
ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte
del mondo. E’ la qualità più bella di un buon rivoluzionario....
è una storia che parla dell’uomo della sua gioventù
delle sue speranze
l’hanno già raccontata meglio di me la
racconteranno meglio di me
amici e nemici non c’è più nessuno
che non l’abbia sentita.
Batista era lo schiavo del re dei serpenti
dei milionari della canna da zucchero, indigeni o yankee,
di quelli del caffè, del tabacco, indigeni o yankee,
di un’armata di cinquantamila soldati coi carri armati
e gli aeroplani e le caserme
che uccidevano i valorosi
battendoli a morte
dopo averli castrati e accecati,
delle porte dei commissariati
davanti alle quali imputridivano
i cadaveri rovesciati sul dorso,
dei clamori che laceravano
le mura dei commissariati
dibattendosi come uccelli feriti
nelle notti calde,
dei preti franchisti delle bische dei grossisti di eroina
dei gangster indigeni o yankee delle puttane
quindicimila all’Avana soltanto
di quello che marcisce ributtato sulla riva dal mare,
Batista, il generale dei fetori di cadavere
mescolati all’odore pesante dolciastro dei fiori
(nel suo popolo di sei milioni
quattro milioni di affamati
un milione di tubercolosi
Batista era lo schiavo dell’ambasciata
degli Stati Uniti a Cuba
in dieci anni s’era assicurato
un miliardo di dollari
era lo schiavo del dollaro
degli Stati Uniti d’America
delle forze armate degli Stati Uniti d’America.
Nell’ottobre 1956
ottantadue persone, compreso Fidel,
scesero in acqua dalla nave Granma
avanzatasi fin sotto la costa
scesero tenendo le armi sopra la testa
immersi in acqua fino alla cintola
uscirono sulla riva sotto il fuoco delle mitragliatrici
aperto in un istante
evitando la luce dei proiettori che frugavano e fiutavano
il buio
come cani poliziotti
schiacciando sotto i passi le grosse rane e le grida
di “siete circondati! arrendetevi!”
per tuffarsi negli stagni tra le canne da zucchero
per arrampicarsi sulle colline
tra i palmizi e le noci di cocco;
si ritrovarono sui monti della Sierra
in dodici vivi, compreso Fidel,
degli ottantadue
nel novembre ‘56 eran dodici, compreso Fidel,
nel dicembre del ‘56 eran centocinquanta compreso Fidel,
nel febbraio ‘57 erano cinquecento, compreso Fidel,
poi furono mille, compreso Fidel, cinquemila,
compreso Fidel,
furono un milione, cento milioni, l’umanità intera,
e nel gennaio 1959
sbaragliarono Batista
e l’armata dei cinquantamila
e i milionari dello zucchero indigeni e yankee
e i milionari del caffè del tabacco indigeni e yankee
e le caserme e i commissariati dove marcivano i cadaveri
e i grossisti di eroina e le bische
e l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America
e le forze armate di terra di mare d’aria
degli Stati Uniti d’America
e il fetore dei cadaveri
mescolato all’odore pesante dei fiori
si disperse
si disperse la paura
degli Stati Uniti d’America.
oo0oo
Il rischio di una grande guerra che, con l’uso delle armi nucleari potrebbe segnare la fine dell’Umanità, è reale e sta aumentando, anche se non è percepito dall’opinione pubblica tenuta all’oscuro dell’incombente pericolo.
È di vitale importanza il massimo impegno per uscire dal sistema di guerra. Ciò pone la questione dell’appartenenza dell’Italia e di altri paesi europei alla NATO.
La NATO non è una alleanza. È una organizzazione sotto comando del Pentagono, il cui scopo è il controlo militare dell’Europa Occidentale e Orientale.
Le basi USA nei paesi membri della NATO servono a occupare tali paesi, mantenendovi una presenza militare permanente che permette a Washington di influenzare e controllare la loro politica e impedire reali scelte democratiche.
La NATO è una macchina da guerra che opera per gli interessi degli Stati uniti, con la complicità dei maggiori gruppi europei di potere, macchiandosi di crimini contro l’umanità.
La guerra di aggressione condotta dalla NATO nel 1999 contro la Jugoslavia ha aperto la via alla globalizzazione degli interventi militari, con le guerra contro l’Afghanistan, la Libia, la Siria e altri paesi, in completa violazione del diritto internazionale.
Tali guerre vengono finanziate dai paesi membri, i cui bilanci militari sono in continua crescita a scapito delle spese sociali, per sostenere colossali programmi militari come quello nucleare statunitense da 1.200 miliardi di dollari.
Gli USA, violando il Trattato di Non-Proliferazione, schierano armi nucleari in 5 Stati non-nucleari della NATO, con la falsa motivazione della «minaccia russa». Mettono in tal modo in gioco la sicurezza dell’Europa.
Per uscire dal sistema di guerra che ci danneggia sempre più e ci espone al pericolo imminente di una grande guerra, si deve uscire dalla NATO, affermando il diritto di essere Stati sovrani e neutrali.
È possibile in tal modo contribuire allo smantellamento della NATO e di ogni altra alleanza militare, alla riconfigurazione degli assetti dell’intera regione europea, alla formazione di un mondo multipolare in cui si realizzino le aspirazioni dei popoli alla libertà e alla giustizia sociale.
Proponiamo la creazione di un fronte internazionale NATO EXIT in tutti i paesi europei della NATO, costruendo una rete organizzativa a livello di base capace di sostenere la durissima lotta per conseguire tale obiettivo vitale per il nostro futuro.
COMITATO NO GUERRA NO NATO/GLOBAL RESEARCH,
Firenze (Italia), 07:04:2019
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